Nel post precedente ho scritto alcune informazioni su Codice internet ed alcune mie osservazioni.
Ora vediamo se riesco a dirvi come a me piacerebbe che fosse:
Intanto per l’aspetto fondamentalmente sociale e volontario dell’attività, essendo necessaria una “forma legale” che si ponga a tutti, a me piacerebbe che fosse una associazione no Profit.
Questo permetterebbe tutta una serie di vantaggi, economici e formali, ma anche di immagine e di collaborazione che una società non può ottenere.
Inoltre sarebbe garanzia che tutto quanto si ricava dalla attività viene reinvestito nella stessa.
A questo punto i collaboratori hanno una loro chiara figura formale, ossia associati, e dedicano la propria opera volontariamente.
Andando oltre l’aspetto burocratico, pur importante, l’attività dell’associazione deve prevedere un qualcosa di continuativo, che vada oltre le manifestazioni spot a cui partecipare.
Certo è importante riuscire ad essere presenti quando ci sono eventi che possono fare da richiamo ai temi di internet e comunicazione, ma è, a mio parere, altrettanto importante creare un sottobosco di attività magari minori ma più numerose, per formare il maggior numero di persone possibile.
Per fare questo bisognerebbe che ogni persona con competenze relative ai vari aspetti della comunicazione e internet, desse la propria disponibilità e parte del suo tempo per partecipare ove qualcuno lo richiedesse o lo ritenesse necessario.
L’associazione dovrebbe tenere una specie di “portafoglio competenze” dei vari associati, dove sono dislocati sul territorio e quanto sono disposti a viaggiare.
A questo punto si potrebbe contattare o comunque informare le amministrazioni pubbliche, le proloco, le associazioni culturali, che ci sono persone disponibili a discutere di internet e comunicazione.
Gli sponsor potrebbero tranquillamente coprire totalmente o parzialmente il rimborso spese di chi è incaricato di partecipare, facilitando chi vuole organizzare qualcosa.
Ovviamente ci saranno professionisti con competenze elevate che possono essere coinvolti nelle manifestazioni più importanti e tutta una serie di persone, sparse sul territorio che invece possono, senza grandi costi, portare comunque chiarimenti a chi li chiede.
L’associazione dovrebbe rendere disponibile ai suoi associati tutto il materiale informativo utile alle presentazioni in modo tale da facilitare la distribuzione di materiale e notizie coerenti.
Inoltre sarebbe opportuno prevedere una specie di “feed back” da parte di chi ha richiesto la presenza di un oratore cosi da poter dare una valutazione del lavoro di ognuno. Questo per cercare di limitare la presenza di persone che vogliano sfruttare il nome Codice Internet senza rispettarne l’etica e la mission.
La mia è una visione forse molto semplicistica per la mole di lavoro che potrebbe esserci, ma credo che questo sarebbe veramente un “uscire dalla rete” per andare dalle persone.
Inoltre porterebbe alla crescita anche dei vari soci, che potrebbero attingere dalle enormi risorse che ognuno potrebbe condividere.
Per fare qualcosa del genere c’è bisogno di una massa critica di volontari notevole e non è certo facile riuscire a coinvolgere innanzitutto proprio le persone nella rete.
Mi auguro che Codice Internet riesca almeno in questo intento. Se poi rispecchiasse un po’ anche il mio sogno allora la mia disponibilità sarà massima.
Altrimenti chissà, magari ci proverà qualcun altro a creare una associazione tipo “medici senza frontiere” ma per curare la mancanza di cultura su internet e dintorni.
[in copia anche sul sito Codice internet]
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